Terminologia e materiali per la costruzione impiegati nella coltelleria sportiva

Il coltello è un utensile creato dall’uomo per tagliare materiali. Si distingue in ciò da quelle armi bianche studiate per recare offesa all’uomo, come il pugnale. La distinzione, dal punto di vista tecnico, può in alcuni casi essere molto sfumata, tanto che vi sono strumenti con caratteristiche miste (coltello-pugnale), ma la destinazione d’uso primaria è in genere chiara e sulla base del suo impiego in certi ambienti, delle sue caratteristiche tecniche, non è difficile dire se ci si trova di fronte ad uno strumento, solo occasionalmente atto ad offendere, oppure ad un’arma propria. Siccome il punto di contatto fra le due categorie è dato proprio dal coltello e dal pugnale, è necessario precisarne le rispettive caratteristiche e la terminologia di base. Un coltello è composto da due parti fondamentali: il manico e la lama.

La lama (BLADE in inglese) è generalmente una striscia di acciaio piatta, con facce parallele o formanti un cuneo, che su di un lato viene affilata in modo da creare il cosiddetto “filo” che, può essere liscio oppure “seghettato”. Mediante l’affilatura si crea il giusto angolo del tagliente. Il lato opposto al tagliente si chiama dorso o costa della lama e può essere piatto, arrotondato, seghettato, misto. La seghettatura è prevista per rendere il coltello adatto al taglio di lamiere o rami.

La lama può terminare in una punta, rettilinea o ricurva verso l’alto od il basso, od essere più o meno arrotondata oppure tronca. Anche la punta arrotondata o tronca può essere, o meno, affilata. Il filo inizia dalla punta e termina al tallone, dove di solito inizia il codolo, cioè il prolungamento della lama su cui viene montato il manico.

I pugnali si differenziano dai coltelli per avere due fili e una punta a lancia, vale a dire uguale su entrambi i lati.

Distinzione fondamentale è quella tra coltelli a lama fissa e coltelli con lama chiudibile.

I coltelli a lama fissa sono quelli in cui la lama è rigidamente fissata in modo permanente all’impugnatura.

I coltelli a lama chiudibile sono quelli in cui la lama è mobile ed incernierata nell’impugnatura entro cui può essere serrata. La maggior parte di essi sono muniti di un bloccaggio di sicurezza, che blocca la lama una volta aperta per evitare che essa si pieghi durante l’uso e ferisca le dita dell’utente. I più diffusi sono il bloccaggio “liner lock” ed il bloccaggio a pompa o dorsale. I coltelli da tasca di modeste dimensioni vengono anche chiamati “gentleman”. Molti coltelli da tasca sono muniti di lame di diversa lunghezza o di vari accessori e vengono chiamati multiuso

Nella categoria dei pieghevoli si debbono distinguere almeno altre tre categorie fondamentali:

I coltelli con apertura a scatto, sono coltelli in cui la lama, viene aperta automaticamente, con la pressione di un bottone di scatto, ad opera di una molla. Di regola un meccanismo blocca poi la lama in posizione di apertura, ma sono poco diffusi od introvabili almeno in Italia, anche perché “vietati dalla legge”.

I coltelli con apertura a gravità, che sono coltelli in cui la lama non è fissata sul manico, ma scorre all’interno di esso e ne esce per forza di gravità perché proiettata in avanti da una molla, fino ad essere bloccata in posizione di apertura. Sono molto rari e più usati come arma che come strumenti, in quanto la lama manca della necessaria stabilità una volta aperta.

Nella maggior parte dei coltelli a lama chiudibile, l’apertura della lama è eseguita del tutto manualmente, o con un movimento del polso, alcune ditte USA, come la TIMBERLINE, la SOG o la KERSHAW, si trovano modelli ad apertura assistita, ovvero la lama si apre normalmente sino a circa 30 gradi e poi una molla aiuta l’apertura.  

Fasi della realizzazione di un coltello.

Di solito un coltello di qualità richiede molte fasi di lavorazione, ognuna delle quali serve per conferire al coltello una o più caratteristiche specifiche. Dopo la progettazione, lavoro che compete agli ingegneri, designer o a mastri coltellinai le fasi principali sono: 


1. Taglio della barra d'acciaio
2. Forgiatura del nodo
3. Trattamento termico
4. Arrotatura della lama
5. Lavorazione del nodo
6. Assemblaggio del manico
7. Finitura lama, lucidatura manico

8. eventuale trattamento antiriflesso della lama
9. Affilatura
10. Marcatura

Materiali per la costruzione delle lame.

Le lame dei coltelli sono realizzate in larghissima maggioranza in acciai inox (chiamati anche inossidabili, stainless steel o rostfrei) od acciai non inossidabili. Coltelli per usi particolari sono realizzati poi anche in ceramica o titanio.

L'acciaio, a seconda del tipo ed a seconda dei trattamenti a cui è sottoposto cambia notevolmente le sue caratteristiche (tenuta del filo, alle ossidazioni, punto di rottura, durezza, elasticità ecc), quindi risultano importanti anche i trattamenti (tempre e rinvenimenti) a cui sarà sottoposto in seguito. Se conosciamo la composizione dell'acciaio ed i trattamenti per il coltello, possiamo avere una idea di come si comporterà durante il suo utilizzo. Nella coltelleria, si utilizzano diversi tipi di acciai che a seconda dalle zone di costruzione e per le caratteristiche meccaniche cha hanno, si dividono in gruppi.

L’ acciaio inox od acciaio inossidabile è il nome dato correntemente agli acciai ad alto tenore di cromo, circa un 13%, per la loro proprietà di non arrugginire se esposti all'aria e all'acqua. Il cromo, ossidandosi a contatto con l' ossigeno si trasforma in ossido di cromo (CrO2) che ne impedisce un ulteriore ossidazione. Vero è che anche un acciaio detto inossidabile, può arrugginire, se esposto ad intemperie e non curato.

L’acciaio non inossidabile è un acciaio forgiato ad alta percentuale di carbonio che si presta bene a tempre differenziate, in modo da ottenere due durezze sulla lama, maggior capacità di taglio e durezza nel tagliente, e maggior elasticità nella costa, come nelle katane. Gli ultimi numeri di questi acciai indicano la percentuale di carbonio in essi contenuti (ad esempio nel 1055 c’è lo 0,55% di carbonio).

ACCIAI INOX O INOSSIDABILI:

420 e 420j acciai con caratteristiche di alta resistenza alla corrosione, ma anche molto teneri, quindi impiegati per realizzare coltelli o spade espositive. Il 420 è utilizzato anche per lame economiche diving.

420 HC acciai come il 420 con l’aggiunta di carbonio per maggiori capacità di taglio.

440A, 425M, 420HC, 12C27, 6A acciai con caratteristiche simili a quelle precedenti ed usati nella piccola coltelleria perché si possono indurire con il giusto trattamento termico.

ATS55, 440C acciai con più resistenza e forza del gruppo precedente e che resistono molto bene anche all’ossidazione.

440 A, 440 B, 440C, il contenuto del carbonio di questa famiglia di acciai è di circa 0.75%per l’A, 0.9% per il B,e 1.2% per il C. Il 440C è il migliore dei tre, acciaio davvero ottimo, di solito solito intorno ai 56-58 HRC, molto duro e con la buona tenuta del taglio. Tutti e tre le resistono bene alle ossidazioni. La SOG, per esempio ha usato del 440A per il famoso Seal 2000.

12C27, è un acciaio di scandinavo che se trattato in maniera idonea risulta essere migliore per leggerezza e resistenza alla famiglia dei 440. E’ utilizzato da molte aziende per realizzare i pieghevoli.

ATS34, 154CM, VG10, S60V non ci sono molte differenza sostanziali tra questi acciai, vanno bene per diversi utilizzi, perché tengono bene il filo, sono duri e resistenti alle ossidazioni. Il VG10 è un acciaio che grazie alle sue qualità permette un taglio netto e pulito. L’S60V è quello che resiste maggiormente se maltrattato. L’ATS34 è usato da BOB LOVELESS nei suo coltelli, c’è chi dice che è il miglior acciaio da coltelleria.

BG-42,S90V, S30V sono praticamente i migliori. Il BG-42 ha resistenza all'usura migliore tra gli acciai descritti. È più duro e più resistente all'ossidazione di un ATS-34, ma è di difficile affilatura. L’ S90V è il top nella resistenza all'usura e nella resistenza alle ossidazioni, e può essere di difficile riaffilatura. Di difficile lavorazione sono poche le case che producono lame con questo acciaio, prevalentemente si parla di coltelli costruiti dietro su, impiegati da artigiani e maestri coltellinai. L’ S30V recede sulla resistenza all'usura all’ S90V,ma è significativamente più duro e più facile da affilare. È più resistente all'uso di BG-42.

AUS-6, AUS-8, AUS-10, sono acciai inossidabili giapponesi, paragonabili per quantità di carbonio

alla famiglia dei 440 ( AUS-6, 0.65% , AUS-8, 0.75%, AUS-10,1.1%). Tutti e tre gli acciai hanno una quantità di vanadio aggiunto, cosa che i 440 non hanno, questo migliora la resistenza all'usura e raffina i grani dell’acciaio, quindi il taglio sarà più netto e preciso.

GIN-1, acciaio inossidabile ottimo, meno costoso ma con una punta in meno di resistenza all'usura e che l’ ATS-34.

H1, acciaio ad alta percentuale di Cromo che offre elevate prestazioni a livello di resistenza alle corrosioni. Usato prevalentemente per coltelli anfibi o da sub, come i famosi coltelli della Spyderco.

NCo690, questo acciaio austriaco è uno dei migliori sul mercato. L’ N 690 è un acciaio inossidabile martensitico con il 17% di cromo. Nel confronti dell'acciaio AISI 440 C si distingue per un più alto tenore di molibdeno (doppio). Il molibdeno oltre ad essere un forte formatore di carburi che migliora le caratteristiche di taglio, aumentala la resistenza alla corrosione. Inoltre le aggiunte di vanadio (anch'esso formatore di carburi con incremento della resistenza all'usura e di conseguenza del filo) e di cobalto (ostacola l'ingrossamento dei grani a temperature più alte e migliora sensibilmente la capacità di rinvenimento e la resistenza ad alte temperature) elevano le proprietà di questo acciaio. Alle caratteristiche di alta resistenza alla corrosione, usura, tenuta del filo tagliente e buona lucidabilità unisce alti valori di durezza superiori a 60 HRC ottenibili mediante il trattamento termico di tempra.

ACCIAI NON INOSSIDABILI:

Acciaio D-2: è denominato anche “semi-inossidabile”, ha un elevata percentuale di cromo (12%) xò non sufficiente per classificarlo come inossidabile, comunque resiste molto bene alle ossidazioni negli acciai di questa categoria. Ha una resistenza all'usura eccellente ed è molto più duro degli acciai inossidabili come l’ ATS-34, la combinazione di resistenza all'usura e di inossidabilità e durezza rendono questo acciaio tra i più apprezzati per un utilizzo veramente professionale.

Acciaio M-2: è un tipo di acciaio che tiene bene la resistenza all’usura anche alle elevate temperature. È leggermente più duro e più resistente all'usura del D-2. Tuttavia, questo acciaio si ossida molto facilmente. E’ poco diffuso nella coltelleria commerciale.

Acciaio A-2: più duro del D-2 e dell M-2, ma con meno resistenza all'usura. L'ottima durezza lo rende un eccellente scelta per lame da combattimento.


Acciaio O-1: molto popolare ed usato dai forgiatori. È un acciaio eccellente per il compromesso tra tenuta raffilatura del filo. Ossida facilmente se non viene applicata nessuna

manutenzione.

Acciai serie 10..come 1095 (e 1084, 1070, 1060, 1050, ecc.): molti degli acciai 10.., sonoutilizzati per la coltelleria, il 1095 è il più utilizzato tra la famiglia. Più la numerazione finale è elevata, maggiore sarà la percentuale di carbonio, quindi più resistenza e maggiore durezza. Il 1060 e 1050, sono spesso usati per la costruzione di spade. Per l’uso in coltelleria industriale il 1095 è un ottimo compromesso tra i costi e qualità, è ragionevolmente duro e tiene un buon filo rimanendo facile da affilare,purtroppo ossida facilmente se non viene effettuata nessuna manutenzione data l’alta percentuale di carbonio.E' un acciaio semplice, che contiene soltanto due leganti: 0.95% di carbonio e 4% di manganese. Moltissime coltellerie USA usano questo tipo di acciaio.

Acciaio Carbon V: brevetto Cold Steel, a dire il vero oggi poco utilizzato perché ha sostituito questo tipo di acciaio. Sembra che questo acciaio sia un prodotto intermedio tra il 1095 e O-1, e se non viene effettuata la manutenzione ossida facilmente.

Acciaio 50100-B: buon acciaio cromo-vanadio molto simile allo O-1, ma meno costoso.

Acciaio 5160: ha carbonio intorno allo 0.60%, molto usato tra i forgiatori che creano lame di grandi dimensioni dimensioni. Ha buona resistenza all'usura ed ha una durezza eccezionale dovuta all'aggiunta di cromo. Solitamente viene portato dai 50 HRC (per le spade) a 60 HRC (per la coltellerie).

Acciaio 5210: ha carbonio intorno all’ 1% Usato per le lame di caccia quando si cerca una migliore resistenza all'usura a discapito di qualche grado di durezza inferiore.

Acciaio CPM 10V: piuttosto resistente alle ossidazioni ed ha una elevata resistenza all'usura, ma discapito della durezza.

Acciaio CPM 3V: incredibilmente duro e resistente all'usura è eccellente e buona la resistenza pure alle ossidazioni. Utilizzato quando si vuole un prodotto estremamente duro con un'ottima resistenza all'usura, naturalmente a discapito della resistenza meccanica.

ACCIAIO DAMASCO

Sono ottenuti tramite forgiatura di uno o più acciai che poi vengono battuti, torti e ritorti a seconda del motivo che si desidera realizzare. In questo modo si può ottenere un materiale resistente duro e flessibile nello stesso tempo. Successivamente con l’applicazione di acido particolare si fanno risaltare le trame della lavorazione ottenute. Al giorno d’oggi il damasco viene costruito per estetica che per un reale utilizzo prestazionale.

TITANIO

Le nuove leghe di titanio forniscono alte prestazioni, sono estremamente resistenti alle ossidazioni, leggeri, resistenti alle abrasioni ed a-magnetici. Per il costo elevato e la difficoltà nella lavorazione, poche sono le aziende che utilizzano questo materiale per realizzazioni pratiche o commerciali.

CERAMICA

Le lame in ceramica sono durissime, ottenute utilizzando del zirconio arricchito con magnesio, silicio e calcio. Prevalentemente usate per coltelleria da cucina offrono caratteristiche uniche come una tenuta del tagliante superiore alla media, igiene molto elevata che grazie appunto alla ceramica, non provoca reazioni con l'alimento tagliato. La lama però risulta molto fragile.

Trattamenti degli acciai

TEMPRA: per sfruttare nel modo migliore le potenzialità dell'acciaio inossidabile martensitico, ci si avvale del trattamento termico o tempra. L'acciaio legato ad altri elementi sviluppa le sue proprietà secondo le caratteristiche che si vogliono esaltare ed in basa all’uso che si vorrà fare dello stesso. In genere ciò che trasforma un acciaio per la coltelleria è il trattamento termico, ossia la tempra ed il successivo rinvenimento. Ogni acciaio è caratterizzato da una temperatura critica, alla quale la sua struttura molecolare muta aumentando la solubilità del carbonio in esso contenuto: tale temperatura deve essere mantenuta per un esatto tempo, per ottenere l'austenizzazione dell'acciaio ma non da favorire la crescita della dimensione della granulosità, che di solito per una lama che debba aver un taglio preciso si preferisce mantenere bassa. Dopo che l’acciaio è stato portato a questa temperatura il tempo ideale, si raffredda bruscamente la temperatura con acqua od olio, od altri procedimenti industriali. Dopo questa operazione, che si chiama appunto tempra, l'acciaio è molto duro ma però anche molto fragile. Ora si deve procedere con un altro trattamento che si chiama RINVENIMENTO dove si cerca di dare all’acciaio l’ottimo compromesso fra durezza (durata del filo) ed elasticità (resistenza agli urti ed alte proprietà meccaniche). Nella lega d’acciaio vi sono vari elementi con caratteristiche diverse, qui di seguito ne vedremo alcuni tra i maggior impiegati.


Elementi dell’ acciaio, per maggiori info consultate la TABELLA ACCIAI


CARBONIO (C): presente in tutti gli acciai è l'elemento che trasforma il ferro in acciaio caratterizzando l'elasticità della lama aumentando la durezza e la durata del tagliente. Si consideri che di media 'acciaio deve avere almeno un 0,5% di carbonio per essere definito "ad alto tenore di carbonio”.

CROMO (Cr): elemento che aumenta resistenza all'usura, a fatica ed a corrosione. Un acciaio con almeno il 13-14% di cromo è solitamente ritenuto acciaio “inossidabile„, anche se la definizione non sarebbe del tutto esatta anche perchè, malgrado il nome, tutto l'acciaio può ossidare se non viene effettuata nessuna manutenzione.

COBALTO (Co): incrementa la resistenza e durezza e permette di resistere alle alte temperature moltiplica gli effetti di altri elementi di lega

MANGANESE (Mn): elemento importante, in quanto il manganese aiuta la struttura ad elevare la capacità di durezza e migliora l'acciaio, disossida e dei gas ai metalli durante i trattamenti termici. Presente in maggior parte della coltelleria tranne che nel A-2, L-6 ed il CPM 420V

MOLIBDENO (Mn): impedisce la fragilità o la malattia di Krupp durante il rinvenimento, aumenta tenacità e resistenza a fatica, aumenta la lavorabilità e la resistenza alla corrosione Aumenta la durezza e resistenza. Presente in L-6 e AUS-6 e AUS-8.

NICHEL (Ni): può svolgere anche un ruolo nella resistenza alla corrosione pure, ma non è sicuramente valido come il cromo e dovrebbe essere usato con alte percentuali a discapito della della tenuta del tagliente.

SILICIO (Si): contribuisce ad aumentare la resistenza. Come il manganese, rende all'acciaio più duttile durante la costruzione per l'effetto della deossidazione e degasazione. Spesso evitato nella coltelleria, migliora la lavorazione ma diminuisce la durezza degli acciai.

TUNGSTENO o WOLFRAMIO (W): aumenta la resistenza all'usura e tenacità

VANADIO (V): contribuisce ad aumentare la resistenza all'usura ed agli urti. Altra caratteristica non poco importate è che è in grado diraffinare la crescita granulare nell'acciaio, ciò aumenta la

durezza che permette di avere un taglio estremamente pulito e funzionale. Diversi sono gli acciai che hanno questo componente, mai più significativi sono i CPMS60 e CPMS90.

Fodero ed impugnature:

Micarta: è un composto di lino o di carta con una resina, dotato di peso leggero, durabilità e buon aspetto visivo, offre un notevole grip se lavorato, è usato molto anche su coltelli di pregio, sebbene non sia un materiale prezioso, appunto per le sue ottime caratteristiche.

Fibra di carbonio: è un composto di fibra di  grafite  con  una  resina,  dotato  di leggerezza e di alta resistenza.

Zytel: è un composto di fibra di vetro e plastica, brevetto DuPont usato per rivestire, ma soprattutto per realizzare impugnature complete, data la sua leggerezza e robustezza.

Kraton: è un polimero di gomma termoplastico, ottimo per la  sua presa, impiegato per rivestimenti di impugnature.

G-10: è un composto di fibra di vetro, dotato di ottima resistenza alle temperature estreme ed agli urti, impiegato per rivestimenti od impugnature complete.

Hypalon: materiale brevettato dalla DuPont, utilizzato per rivestimento di impugnature è simile alla gomma e al tatto assomiglia ad una spugna.

Titanio: è un metallo non ferroso, dotato di elevata capacità di tensione, resistenza alla corrosione e leggerezza, impiegato anche come impugnatura oltre che in rari casi come lama.

Pakkawood: è un materiale, usato per le impugnature, composto a base di legno, può assumere diverse colorazioni ed è caldo al tatto, indeformabile sino a temperature non elevatissime.

Cordura: è un nylon molto robusto, esistono vari tipi di cordura, usata spesso anche per forniture militari, impiegata per foderi.

Corno: è forse uno dei primi materiali usati per realizzare le impugnature per i coltelli, il corno è robusto, se non eccessivamente levigato antiscivolo ed è un materiale che ricorda tempi antichi, oggi è molto utilizzato sui coltelli da caccia.

Osso: è impiegato in numerosi coltelli spesso indicato in USA come Jigged Boone, se lavorato colorato, spesso trae in inganno perché assomiglia al corno, sempre classico in ogni creazione.

Cuoio: materiale da impugnatura e da foderi. Ampiamente usato sia su coltelli militari che da caccia, si pensi ai famosi Ka Bar o Camillus della Seconda Guerra, ai loro foderi e a tutti i foderi dei coltelli da caccia. Questo materiale, antiscivolo non perderà mai il suo fascino antico.

Legno: è usato soprattutto per impugnature, legno di rosa, ebano, cocobolo, olivo ecc, legni pregiati e meno pregiati, ma sempre di grande effetto e fascino, sono ampiamente utilizzati su coltelli da caccia, sportivi o da collezione.

Corian: è un materiale brevettato dalla DuPont, viene impiegato per realizzare piani per cucine, in coltelleria è impiegato per le impugnature, è inutile dire che saranno indistruttibili, assomiglia spesso a del marmo…ovviamente però è igienico, indeformabile oltre a tutti gli altri vantaggi.

CPL: questo insolito materiale robustissimo, usato per costruire le guancette per le impugnature è impiegato anche per le moderne palle da bowling. Ogni guancetta, non è uguale all’altra dato che è ottenuto per iniezione di materiale polimerico. Assume diversi colori. Il primo ad impiegarlo è stata la CRKT. 

PaperStone: brevetto di materiale per costruzione rigido e resistente di ultima generazione, al 100% ecologico e riciclato, si ottiene dalla carta e da acido fenolico alla fine delle loro possibili applicazioni in altri campi. Il tutto è sotto rigida certificazione FSC e LEED.  Resistente ecologico, antiscivolo ed insensibile alle temperature